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Sentieri
Percorso delle favole
Itinerario
2 - Percorso delle favole
Castel d’Aiano – Monte Nuvoleti – Centro sportivo -Castel d’Aiano
Castel d’Aiano – Monte Nuvoleti – Centro sportivo -Castel d’Aiano
Specifiche
Difficoltà: E - Escursionistico.
Lunghezza: 3,5 Km.
Durata: 1 ora e 20 minuti (senza le soste)
Ambiente: 80% bosco di castagno
Fondo: 60% sterrato – 40% asfalto
Caratteristica: Naturalistico – Leggendario
Segnavia CAI: 194 – 194/A – 194/B – 456
Descrizione
Alla Croce di Castel d’Aiano, imboccando la strada per Villa d’Aiano, a circa 300 metri, a sinistra, si trova l’indicazione del sentiero 194, percorrendo il quale si arriva ad un pianoro, dove si trova la segnaletica verticale del sentiero 194/A.
Questo sentiero è da percorrere fino all’indicazione 194/B, che conduce nel letto di un torrente.
Da qui inizia il “Percorso delle Favole”.
Il letto del torrente presenta in primavera, una rigogliosa presenza di felci e di orchidee selvatiche.
Oltre il torrente si entra in una gola con enormi fratture nella roccia e con interessanti fenomeni di erosione, oggi rifugio di piccoli mammiferi ed uccelli, tra cui il falco.
Il letto del torrente presenta in primavera, una rigogliosa presenza di felci e di orchidee selvatiche.
Oltre il torrente si entra in una gola con enormi fratture nella roccia e con interessanti fenomeni di erosione, oggi rifugio di piccoli mammiferi ed uccelli, tra cui il falco.
Vecchio castagnoUn tratto di sentiero protetto da corda su pali conduce poi alla “Tana dell’Uomo Selvatico”, una cavità naturale, già esplorata dal Gruppo Speleologico Bolognese. La grotta è di origine tettonica e presenta evidenti tracce di un torrente sotterraneo, oggi scomparso; è stata esplorata per una profondità di 54 metri, fino ad un pozzo verticale profondo oltre dieci metri, ancora da esplorare. Qui vi trova rifugio una particolare specie di pipistrello, ed è dimora degli insetti tipici dell’ambiente, come i grilli ciechi e completamente bianchi.
La grotta non è esplorabile senza l’accompagnamento di guide speleologiche, ma è comunque possibile entrare nella prima stanza, per una profondità di 8 -10 metri.
Poi, seguendo le indicazioni, si sale al “Picco del Falco”, dove si ammira uno splendido panorama sulle valli di Villa e del fiume Panaro.
Scesi dal Picco, il sentiero 456 permette di uscire dai boschi e di raggiungere la scuola e il centro sportivo, e di rientrare quindi in paese.
Interessanti sono le leggende, soprattutto per i bambini, che circondano questi luoghi, scaricabili dal sottostante tab "LINK" anche come utile preparazione all’escursione.
Sentiero linea gotica
GPS
File digitali da utilizzare per la navigazione con diversi dispositivi
GPX KML
GPX KML
Link
Link esterni per approfondire:
Leggende e storie sul luogo