Da Villa d’Aiano si percorre la strada per Castel d’Aiano sul segnavia 400/3, fino all’incrocio con via Caseletta, sulla quale, attraversato il Rio Plesso, si continuerà seguendo le indicazioni del segnavia 400/3 fino al Mulino del Paiarolo.
E’ un tratto di grande fascino, con boschi di castagno ancora curati e coltivati. Dalla suddetta località si proseguirà sempre sul 400/3, su di una strada sterrata che all’inizio sembra un prato inglese (per bici e cavalli l’imbocco è avanti 100 m). Proseguendo, in mezzo ad una natura rigogliosa, caratterizzata da grandi massi coperti di felci e muschio, si arriva così al segnavia 456 che porta in breve al Mulino di Gea, dove sono ancora visibili i ruderi del fabbricato e alcune vecchie macine.
Qui è interessante soffermarsi ad esplorare la zona del letto del torrente, ricco di cascate e pozzi di acqua gelida e cristallina, con particolari formazioni di calcare.
Oltrepassato il torrente, su di una passerella recentemente ricostruita, si prosegue in forte salita sul sentiero 456, che ripercorre l’antica mulattiera utilizzata dai contadini della zona per trasportare castagne e frumento alla molitura.
Il sentiero 456 a valle di Monte Alberto porta, attraverso un ambiente ed un panorama unici, in località Marsili, da cui si scende velocemente di nuovo fino a Villa d’Aiano.